30 luglio 1627. Il terribile terremoto del Gargano
Alle 10.50 del 30 luglio, una calda mattinata come è normale che sia sulla costa garganica, una violenta scossa tellurica con magnitudo Mw 6.7 e un’intensità epicentrale I0 10 Mcs, sconvolge lo "sperone" d'Italia e la zona interna fino a San Severo.
La scossa sconvolse tutta la zona nord del Gargano, in particolare nel tratto tra la foce del fiume Fortore e il lago di Lesina, dove avenne anche un violento tsumani che interessò circa tre chilometri di costa. La più violenta ingressione marina mai verificatasi in Italia la cui ondata di ritorno giunse sino alle porte di Manfredonia. Ci furono danni e vittime a San Severo, San Paolo di Civitate, Apricena, San Giovanni Rotondo, Manfredonia e Peschici. Danni ingenti ci furono anche nelle zone di Foggia, Termoli e Chieti. Si valuta che ci furono almeno 5000 vittime. I centri che soffrirono il maggior numero di vittime furono Apricena (oltre 900), Lesina (150), San Paolo di Civitate (circa 400), Serracapriola (2000), San Severo (800) e Torremaggiore. |