2 settembre 1666
Il grande incendio di Londra
Il grande incendio di Londra fu un incendio che dal 2 al 6 settembre 1666 devastò gran parte della capitale inglese. L'80% del territorio cittadino venne distrutto e con esso ben 13.200 abitazioni, 87 chiese parrocchiali, 6 cappelle, 44 Company Hall, la Royal Exchange, la dogana, la cattedrale di Saint Paul, la Guildhall, il Bridewell Palace e altre prigioni cittadine, la Session House, quattro ponti sul Tamigi e tre porte della città.
Il numero esatto delle vittime non si seppe mai, anche se le cronache dell'epoca parlano di sei vittime accertate e circa trecento dispersi, con circa ottantamila sfollati dalle migliaia di case distrutte dal fuoco.
Si narra che l'incendio ebbe origine da un forno della città, lasciato acceso dal fornaio, che presto si propagò alla bottega e poi a gran parte della città. All'epoca gli edifici venivano costruiti con materiali altamente incendiabili e il fuoco, alimentato anche da un fortissimo vento, trovarono facile propagazione dai tetti costruiti in paglia.
Dopo l'incendio e dopo diverse accese discussioni, la città venne ricostruita con materiali solidi e poco incendiabili.
Il numero esatto delle vittime non si seppe mai, anche se le cronache dell'epoca parlano di sei vittime accertate e circa trecento dispersi, con circa ottantamila sfollati dalle migliaia di case distrutte dal fuoco.
Si narra che l'incendio ebbe origine da un forno della città, lasciato acceso dal fornaio, che presto si propagò alla bottega e poi a gran parte della città. All'epoca gli edifici venivano costruiti con materiali altamente incendiabili e il fuoco, alimentato anche da un fortissimo vento, trovarono facile propagazione dai tetti costruiti in paglia.
Dopo l'incendio e dopo diverse accese discussioni, la città venne ricostruita con materiali solidi e poco incendiabili.