I 200 anni della Compagnia "Guardie Fuoco" di Torino
Quello che potrebbe definirsi il punto di partenza della lunghissima e ricca storia dei Pompieri di Torino, ebbe un punto fermo, il 22 ottobre del 1824, quando venne istituito
con Regie Patenti di re Carlo Felice, la Compagnia Guardie a Fuoco per la Città di Torino. L’organico della Compagnia era composto da 43 uomini: un Capitano, un Tenente, due Sergenti, otto Caporali, un Trombetta e trenta Operai Guardie. I componenti la compagnia erano prevalentemente artigiani e operai impiegati nelle diverse officine della città. Essi avevano l’obbligo di esercitarsi con le varie attrezzature tutte le domeniche mattina. Furono istituite due stazioni di guardia, una al Palazzo di Città dove giacevano le pompe di proprietà del comune; l’altra presso il Palazzo Reale per quelle di proprietà della casa regnante. Ricevuta la segnalazione di un incendio, il pompiere piantone del Palazzo Civico, aveva l'obbligo di avvertire il Trombetta, il quale a sua volta doveva recarsi presso le abitazioni e i vari posti di lavoro, per chiamare a raccolta gli uomini. Questi giunti finalmente in Comune, la prima sede delle Guardie a Fuoco, dopo aver indossato la divisa, potevano prendere la pompa e portarsi sul luogo dell’incendio. Nel 1862, dopo il gravissimo incendio della Casa Tarino di via Po 18, ora 39, che causò la morte di ben 17 persone tra i soccorsi e i soccorritori, il Consiglio Comunale adottò dei provvedimenti migliorativi per il servizio dei civici pompieri, istituendo cinque stazioni di guardia e portando l’organico a 101 unità. Perduto il ruolo di capitale del Regno Italiano, Torino divenne il centro nevralgico della nascente industrializzazione italiana. Questi fondamentali cambiamenti trovarono i pompieri torinesi del tutto pronti e preparati per far fronte al repentino sviluppo della città e della grande trasformazione del suo tessuto sociale e produttivo. Già nella seconda metà dell’Ottocento i pompieri torinesi erano ben dotati di mezzi e materiali capaci di fronteggiare la nuova situazione. Disponevano anche di una funzionale ed efficiente sede di servizio – la Caserma delle “Fontane di Santa Barbara”, in Contrada Santa Barbara, oggi Corso Regina Margherita. Tutto questo grazie alla disponibilità del municipio torinese e all’intelligenza di alcuni suoi illuminati Comandanti. Abbandonata la definizione di Pompieri e divenuti Vigili del Fuoco nel 1939, i vigili torinesi hanno sempre saputo rispondere alle esigenze del territorio, rinnovandosi al pari dell'evoluzione sociale ed economica. Così fino ai nostri giorni. Per celebrare l'importante anniversario dei 200 anni di vita, il Comando Provinciale, con la partecipazione delle più rappresentative Associazioni di categoria, tra le quali Pompieri Senza Frontiere, ha organizzato alcune importanti iniziative che illustriamo in queste pagine. |