Il ruolo dei ginnasiarchi nella costituzione della Federazione di Vigili italiani
di Maurizio Fochi
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Determinare la datazione storica di un periodo o la conseguente nascita di una istituzione è sempre un’ardua impresa che spesso può prestarsi a diverse interpretazioni, in quanto, a differenza del singolo evento, i processi organizzativi procedono attraverso una serie di basilari mutazioni utili all’esito finale. Pertanto, designare una simbolica data di nascita non significa affermare che l’anzidetta realizzazione sia sorta dal nulla proprio in quel momento.
Evidente il caso della nascita del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, quando nel 1991, in occasione del suo cinquantenario, venne presa in considerazione la legge n. 1570 del 27/12/1941 per datarne le origini. Successivamente per festeggiare l’ottantesimo anniversario, forse in modo più appropriato, venne invece assunto il R.D. Legge n. 333 del 27 febbraio 1939. Nondimeno, un precedente R.D. Legge n. 2472 del 10/10/1935, aveva già organizzato i Corpi di Pompieri a livello provinciale, mettendoli alla diretta dipendenza del Ministero. La propaganda fascista dell’epoca se ne guardò bene dal conferire i dovuti meriti dello sforzo federativo a quanti, nei precedenti cinquant'anni, si adoprarono verso questo travagliato esito. Così vennero taciute le virtù e gli atti di importanti capi della Federazione Tecnica dei Corpi di Pompieri, in particolare su tutti: il comandante di Milano Alberto Goldoni che la condusse per quasi 30 anni. Vennero sminuiti fondamentali eventi come il V Congresso del 1899 a Milano, ma soprattutto completamente obliate le radici di quel movimento che diede origine alla Federazione dei Vigili Italiani, di chi volle fortemente (anche a proprie spese) il suo primo congresso nel 1886. Inoltre, vennero completamente adombrati i veri protagonisti di quel primo momento federativo, quei ginnasiarchi filantropi che lasciarono la loro forte impronta nel dell’educazione fisica (così definita dal 1893). Le ricerche e studi da noi condotti in questi ultimi anni, vogliono porre rimedio a questo grave deficit, restituendo a quei maestri: Costantino Reyer, Emilio Baumann e Fabian Gregorio Valle il loro meritato tributo. La pubblicazione sulla rivista S.I.E.F. dell’articolo “Il ruolo dei grandi ginnasiarchi nella costituzione della Federazione dei Vigili Italiani” segna un importante momento di condivisione delle conoscenze storiche tra due mondi che hanno tratto origine da radici comuni, ma che nel tempo, con l’affermarsi dello Sport nell’ambito della ginnastica, ed il suo consolidarsi tra il consenso popolare, con significativi successi agonistici nel settore pompieristico, ne hanno poco alla volta allontanato le debite consapevolezze. Significativo che in questo numero della rivista, insieme all’articolo dedicato ai Pompieri, sia tracciato il distinguo tra “Educazione Fisica e Sport”, siano richiamati gli insegnamenti dei grandi maestri, a cominciare da Mercuriale sino a quelli del XX secolo. Particolarmente interessante l’articolo sulla “scala di corda”, quella che per i VV.F. viene chiamata “scala mista”. Chi ebbe modo di sperimentare la formazione ginnastica del prof. Enrico Massocco, potrà identificare nell’interessante video esplicativo (possibile vederlo attraverso i QR-code di pag. 20) che questo straordinario attrezzo ginnico presenta fondamentali movimenti utili all’irrobustimento, in particolare di: mani, braccia e spalle. Esercizi necessari nel conseguire un’agilità di movimenti adatti ad ottenere la debita sicurezza nel lavoro in altezza. Alcuni di questi esercizi li ritroviamo nei saggi sulle scale controventate. Sicuramente Massocco, figlio d'arte, pescò a piene mani nell’elenco di esercizi elaborati nell’ambito della Ginnastica Classica originata dalla scuola di Torino e che oggi viene studiata ed aggiornata in quelle che vengono definite le "tecniche I.D", proposte dalla SIEF ed elaborate all'interno della sua Scuola di formazione, l'Istituto Duchenne di Firenze. Nel presentare questa rivista vorremmo quindi riallacciare in modo forte questo legame tra il mondo della Ginnastica (Educazione Fisica) e Pompieri (Vigili del fuoco), ribadendo la fondamentale preparazione che da sempre ogni vigile del fuoco deve avere, così come manifestato dal motto di Georges Hébert: “Essere forti per essere utili”. Vogliamo inoltre rivolgere un accorato appello ad appassionati, studiosi ed autorevoli istituzioni perché nell’aggiungersi al nostro sforzo, si riescano ad approfondire maggiormente le conoscenze sulla Regia Scuola Normale di Ginnastica di Roma, così come sul determinante contributo che Emilio Baumann (segretario per almeno 9 anni) e Fabian Gregorio Valle (direttore della rivista per altrettanti 11), profusero nella creazione di una Federazione di Pompieri Italiani che nel suo evolversi attraverso mezzo secolo, diede vita al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. |