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I Quaderni di Storia Pompieristica.


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UNA TRAGEDIA DIMENTICATA.
L'INCIDENTE ALLA MOBY PRINCE
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​Erano le 22.25 del 10 aprile 1991. Nel porto di Livorno qualche istante prima, esattamente 22 minuti, il Moby Prince, un traghetto passeggeri, salpò dal porto per dirigersi a Olbia.
Una rotta percorsa tantissime volte per trasportare persone e merci. Ma quello non sarebbe stato un viaggio uguale agli altri.
Il traghetto sarebbe stato ancora visibile dalle banchine del porto se qualche banco di nebbia non avesse occultato la vista di quel tratto di mare. Lì, sulla strada del Moby Prince tra la nebbia, si celava un ostacolo imprevisto e pericoloso: la petroliera Agip Abruzzo, ancorata alla fonda nella rada del Porto di Livorno.
Avvenne la collisione, inaspettata, violenta. Da una delle cisterne dell’Agip Abruzzo incominciò a fuoriuscire, copioso, del petrolio. 2.500 tonnellate di greggio che si trovavano sopra la linea della falla, avvolsero in poco tempo le due imbarcazioni. Bastava poco perché scoppiasse un incendio. Maledettamente avvenne! 
Lo sfregamento tra le lamiere contorte delle due navi innescò un violento incendio. Partì da bordo del Prince un disperato e accorato “May-day! May-day”. Un’invocazione di aiuto che mai giunse a terra. All’incendio poco dopo seguì una violenta esplosione della zona a poppa del traghetto, tanto forte da scagliare sul soffitto del garage un enorme camion che trasportava un’imbarcazione.
141 persone, tra passeggeri ed equipaggio, si trovavano sul Moby Prince. A bordo il terrore e il panico erano ormai padroni delle persone. Nessuno sapeva dove andare poiché le murate e i ponti esterni della nave erano in fiamme e le imbarcazioni di salvataggio irraggiungibili su entrambi i lati.
Il fumo rendeva difficoltoso il loro movimento e le esalazioni venefiche della combustione fecero numerose vittime tra i passeggeri che ancora si trovavano all’interno della nave.
I soccorsi per cause avverse, individuarono tardi il traghetto: solo alle 23.35, ossia più di un’ora dopo la collisione. 140 persone persero la vita.
Con due puntuali ed emozionanti ricostruzioni, l’ing. Fabrizio Ceccherini, all’epoca Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco di Livorno e Fabrizio Graverini vigile del fuoco di Pisa, oggi entrambi a riposo, ci raccontano la loro terribile esperienza professionale e umana; emozioni forti e intense nonostante siano trascorsi trentuno lunghi anni.
Ricordi dolorosi che non si dimenticano e che per sempre affolleranno la loro e la nostra memoria.













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Numero 36 - giugno 2022
Una tragedia dimenticata. L'incidente alla Moby Prince


​​ARCHIVIO

Numero 35 - maggio 2022 - "Poca favilla, gran fiamma seconda". Il secolo di storia dei Pompieri di Mantova
​Numero 34 - aprile 2022 - L'incendio e la ricostruzione di Notre Dame
Numero 33 - marzo 2022 - Il segno della conoscenza. I Compendi pompieristici
Numero 32 - febbraio 2022 - La prevenzione incendi nei teatri del XIX e XX Secolo
Numero 31 - gennaio 2022 - Scherzi di fuoco e di acqua
Numero 30 - dicembre 2021 - I nuovi "Cavalli Vapore" del XX Secolo
Numero 29 - novembre 2021 - L'alluvione del Polesine, 14 novembre 1951
​Numero 28 - ottobre 2021 - Il piccolo caporale Robbino, eroe del libro "Cuore"
Numero 27 - settembre 2021- Stringiamoci la mano. Le Società di Mutuo Soccorso fra Operai Pompieri
Numero 26 - agosto 2021 - Quando portavamo i calzoncini corti. Le colonie estive per i figli dei vigili del fuoco
Numero 25 - luglio 2021 - I Vigili del Fuoco e i suoi Capi del Corpo
​Numero 24 - giugno 2021 - Le esigenze della lotta all'incendio delle nuove città in evoluzione
Numero 23 - maggio 2021 - "I Vigili del Fuoco hanno visto e hanno pianto" Il terremoto del Friuli del 6 maggio 1976 ​
​
Numero 22 - aprile 2021 - Il Comandante Pietro Lana e gli "Artisti del Fuoco" di Torino
Numero 21 - marzo 2021 - ​Le Gride “De jncendio” quando non c’erano i Pompieri
​Numero 20 - febbraio 2021 - Le competenze e l'attività dei VVF per la salvaguardia del patrimonio artistico in Italia 
Numero 19 - gennaio 2021-  La deportazione del vigile del fuoco Giovanni Mantelli
Numero 18 - gennaio 2021 - 
I terremoti di Messina e della Marsica e i Pompieri di Modena
Numero 17 - dicembre 2020 - La Festa della Befana nei Vigili del Fuoco
Numero 16/2 - novembre 2020 - I giorni del terremoto in Irpinia
Numero 16 - novembre 2020 - 23 novembre 1980. Irpinia, il ricordo di una tragedia
Numero 15 - ottobre 2020 - Vajont, 9 ottobre 1963. Il dovere della memoria
Numero 14 - settembre 2020 - L'ambiente domestico medievale e i suoi rischi di incendio
Numero 13 - agosto 2020 - Tra mito e realtà: mio nonno Carlo Galimberti
Numero 12 - luglio 2020 - Tecniche per l'acqua e il fuoco
Numero 11- giugno 2020 - La prima incursione della Seconda guerra mondiale. Il sogno di una facile vittoria
Numero 10 - maggio 2020 - Le "Regie Patenti" dei secoli XVIII e XIX e i primi Corpi Pompieri dopo Napoleone
Numero 9 - aprile 2020 - La Cappella della Sindone e l’incendio nella notte del 12 aprile 1997
Numero 8 - marzo 2020 - Le Esposizioni e i Concorsi-Convegni pompieristici tra il 1875 e il 1961
Numero 7 - febbraio 2020 - 1983 - Quei sessantaquattro lenzuoli bianchi. La tragedia del Cinema Statuto di Torino
Numero 6 - gennaio 2020 - 1953 - La tragedia della notte di Sant'Ignazio. La tragica alluvione dell'Olanda
Numero 5 - novembre 2019 - 1994 - 2019. A 25 anni dall’alluvione del torinese e del Piemonte
Numero 4 - ottobre 2019 - Dalle catene umane alle brente e alle pompe a vapore
Numero 3 - settembre 2019 - Il 1° Campo nazionale VVF - 1939
Numero 2 - agosto 2019 - Pietro Ajovalasit, Comandante a Palermo dai ricordi di Lucia Ajovalasit
Numero 1- luglio 2019 - "Pompieri" di Achille Campanile

 Sfoglia qui i Quaderni pubblicati sul sito dell'ANAVVA: 

  • Numero 10 - Le Regie Patenti dei secoli XVIII e XIX
  • Numero 9 - L'incendio della Cappella della Sindone
  • Numero 8 - I Concorsi-Convegni Pompieristici
  • Numero 7 - La tragedia del Cinema Statuto
  • Numero 6 - La tragedia della notte di Sant'Ignazio
  • Numero 5 - A 25 anni dall'alluvione del Piemonte
  • Numero 4 - Dalle catene umane alle brente e alle pompe a vapore
  • Numero 3 - Il 1° Campo Nazionale VVF
  • Numero 2 - Pietro Ajovalasit, Comandante a Palermo
  • Numero 1 - "Pompieri"​

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Cosa dicono i nostri lettori



​Grazie per il vostro impegno, sarà un piacere di buona lettura come dai precedenti quaderni.

Vi ringrazio e mi complimento per il lavoro che svolgete con tanta passione, dedizione nonché professionalità.

Veramente interessante, per me è importante ricordare il nostro passato.

I contenuti sono davvero interessanti. Complimenti.

Grazie. Una miniera di informazioni storiche.

​Molte informazioni davvero utili.


Bel sito, Grazie.

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