1442 - Gli Artigiani del Fuoco di Torino.
Si decise oggi che ciascuna decina di uomini della città di Torino sia tenuta a fare dei secchi in cuoio e scale sovrapponibili per assicurarsi del fuoco degli incendi se accadesse ciò che si verifichi.
Questo è quanto deliberò il comune di Torino nel lontano 27 luglio 1442 quando, dando l'incarico ad alcuni artigiani della città di costruire delle attrezzature utili all'estinzione degli incendi, intese creare un organismo per la difesa civile della popolazione. Fu gioco forza per Torino, come altre città, dotarsi di una struttura antincendio, nel tentativo di porre freno alla piaga che frequentemente affliggeva tutte le città del medioevo: il fuoco; elemento ricorrente che ha sempre avuto nelle antiche società il tragico ruolo di modificatore degli assetti urbani, nonché apportatore di lutti troppo frequentemente tragici. Basti leggere le cronache medievali, ricche di episodi sconvolgenti. Ecco come il Giovanni Villani, nelle sue Croniche fiorentine ne riassumeva una serie impressionante per tragicità e numero. La ricchezza descrittiva delle sue cronache, che ci riportano non solo fatti tragici ma anche avvenimenti di altro genere, ci consente di conoscere aspetti storici particolarmente interessanti. Ne citiamo un paio di questi episodi che sconvolsero la Firenze del medioevo. Come nella città di Firenze per due volte s’apprese il fuoco, onde arse quasi gran parte della città. Negli anni di Cristo 1115 del mese di maggio, s’apprese il fuoco in borgo santo Apostolo, e fu si grande e impetuoso, che buona parte della città arse con gran danno de’ Fiorentini. E per l’arsione di detti fuochi in Firenze arsero molti libri e croniche che più pienamente faceano memoria degli antichi fatti della nostra città di Firenze. Nel detto anno (1232), s’apprese il fuoco in Firenze, da casa i Caponsacchi presso il Mercato Vecchio ove arsero molte case, e arsero uomini e femmine, e fanciulli ventidue, onde fu grande danno. Per questi episodi e per tanti altri simili, Firenze sin dal 1416 si dotò di una organizzata struttura antincendi denominata “Guardie del Fuoco”. La cronaca prosegue ancora con gli incendi di Venezia, tristemente segnata da una serie impressionante di sciagure, in particolare nella zona Rialto nel 1486, 1506, 1514. Lo stesso Palazzo Ducale subì dei gravi incendi nel 1482, nel 1574 e ancora nel 1577. Anche Genova subì uno stesso destino numerose volte; nel 1213 la zona del Mercato Vecchio venne sconvolta da un incendio, il quale divorò ben 54 case di legno. L’urgenza di limitare i danni prodotti non solo dal caso ma anche dalla distrazione e dalla insipienza degli uomini, spinse i comune a ricercare delle prime rudimentali forme di protezione dal pericoloso incendio. M. Sforza, Pompieri, cinque secoli di Storia di un'antica istituzione, U. Allemandi, Torino 1992. |