I Quaderni di Storia Pompieristica.
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DAL MITO DI ICARO ALLE SCALE DEI POMPIERI PER "ANDARE SEMPRE PIU' IN ALTO"
Un servizio pompieristico efficiente, è garantito ancora oggi dalla possibilità di raggiungere altezze più o meno elevate, per lo spegnimento degli incendi, per i salvataggi di persone o cose o per numerose altre tipologie di intervento. Fino ad almeno la prima metà del XIX secolo, cioè prima della comparsa delle scale aeree, la mancata possibilità o la difficoltà di raggiungere rapidamente le quote elevate era spesso alla base del mancato successo nella lotta contro il fuoco. Quando un fronte di fiamme si propagava ai tetti delle case, o ai piani fuori terra, era molto difficile riuscire a spegnere l’incendio in tempi rapidi, limitando danni e distruzioni. Se la situazione lo consentiva, i pompieri erano soliti salire sui tetti e operare con le asce per staccare le travi e tentare così di isolare l’incendio per evitarne la propagazione, ma tale sistema oltre che dispendioso in termini di energie fisiche non consentiva di raggiungere risultati importanti. Queste comprensibili difficoltà crearono le condizioni affinché si sviluppassero le scale ad innesto, tra le quali la famosa “Scala all’Italiana”, in uso nei Corpi Pompieri, seppur con delle sostanziali mutazioni nel tempo, già dalla seconda metà del 1800, e successivamente le scale aeree, senza tralasciare quei sistemi non sempre funzionali, ma frutto della tecnologia del tempo, che attraversarono come delle meteoriti il panorama pompieristico tra il XVIII e il XX secolo. Ma la vera grande innovazione si ebbe nel 1863, allorquando un artigiano piemontese mise a punto un rivoluzionario sistema di scala aerea ad innesto, in grado di affermarsi sul mercato a tal punto da divenire per lungo tempo un riferimento per i corpi pompieri italiani ed europei. Si trattava della scala “Porta”, dal nome del costruttore Paolo Porta che ne fu inventore e produttore. Nonostante all’epoca rendessero servizi notevoli, queste scale avevano comunque l’inconveniente di richiedere troppo tempo e soprattutto troppo spazio per il montaggio a terra e la manovra, oltre all’impossibilità di variarne la lunghezza nel corso dell’intervento. La scala veniva infatti montata in orizzontale quasi a livello del piano di terra, quindi veniva innalzata con un verricello che avvolgeva due funi metalliche di tiro. Tutti questi inconvenienti furono superati con le successive scale a sfilo, lunghe generalmente tra 12 e 24 m, il cui “sviluppo” era ottenuto grazie a meccanismi ingegnosi, che facevano scorrere l’uno sull’altro i vari pezzi. Da qui il passo per una spedita evoluzione tecnologica fu abbastanza semplice, si fa per dire, tanto da giungere in pochi decenni alle modernissime scale aeree dei nostri giorni, veloci e funzionali per un servizio di soccorso sempre più efficiente e sicuro. Questa evoluzione legata sia alla tipologia delle costruzioni che alla tecnologia della meccanica ha anche influenzato, già a partire dal secolo scorso, la normativa di prevenzione incendi che individua misure di prevenzione e protezione anche in relazione alle caratteristiche dell’edificio avendo riguardo alla maggiore o minore accessibilità che i mezzi, in dotazione ai vigili del fuoco, possono garantire. |
ARCHIVIO
Numero 55 - gennaio 2024 - 2 Gennaio 1958, E dopo il tuono arrivò il buio e poi il silenzio
Numero 54 - dicembre 2023 - L'incendio della Biblioteca Nazionale di Torino
Numero 53 - novembre 2023 - Scuole di Pompieri, fucine di Campioni
Numero 52 - ottobre 2023 - Pietà per le piccole ragazze della "Phos" di Rocca Canavese
Numero 51 - settembre 2023 - Quella notte del 27 maggio in via dei Georgofili
Numero 50 - agosto 2023 - La terribile estate del '43 a Foggia e il sacrificio dei suoi Vigili del Fuoco
Numero 49 - luglio 2023 - I nostri "Archimede". I Geni-Pompieri e gli "Artieri delle Arti"
Numero 48 - giugno 2023 - Ancillotti e Moscato. La mia famiglia. Cento anni nei Vigili del Fuoco
Numero 47 - maggio 2023 - Morire su una nave al largo fa parte del mestiere, morire dentro una nave in secca è una bestemmia
Numero 46 - aprile 2023 - Il Contributo dei Vigili del Fuoco alla Lotta di Liberazione dal nazi-fascismo
Numero 45 - marzo 2023 - L'incendio del Palazzo Odescalchi e la riforma del Corpo dei Vigili di Roma
Numero 44 - febbraio 2023 - Contro gli incendi, non solo i Pompieri: ci vuole anche un'assicurazione. Il caso Reale Mutua
Numero 43 - gennaio 2023 - Il Popolo, i Pompieri e gli incontri di Piazza
Numero 42 - dicembre 2022 - Francesco del Giudice: innovatore e scienziato, ingegnere e tecnico e docente
Numero 41 - novembre 2022 - I Pompieri-Zappatori del Genio del Regio Esercito nella Prima Guerra Mondiale
Numero 40 - ottobre 2022 - L'incubo nel Traforo del Monte Bianco
Numero 39 - settembre 2022 - Il Corpo Nazionale Pompieri
Numero 38 - agosto 2022 - I due Congressi più importanti nella storia della Federazione dei Pompieri Italiani
Numero 37 - luglio 2022 - I Vigili di Roma tra l'era Napoleonica e il Risorgimento
Numero 36 - giugno 2022 - Una tragedia dimenticata. L'incidente alla Moby Prince
Numero 35 - maggio 2022 - "Poca favilla, gran fiamma seconda". Il secolo di storia dei Pompieri di Mantova
Numero 34 - aprile 2022 - L'incendio e la ricostruzione di Notre Dame
Numero 33 - marzo 2022 - Il segno della conoscenza. I Compendi pompieristici
Numero 32 - febbraio 2022 - La prevenzione incendi nei teatri del XIX e XX Secolo
Numero 31 - gennaio 2022 - Scherzi di fuoco e di acqua
Numero 30 - dicembre 2021 - I nuovi "Cavalli Vapore" del XX Secolo
Numero 29 - novembre 2021 - L'alluvione del Polesine, 14 novembre 1951
Numero 28 - ottobre 2021 - Il piccolo caporale Robbino, eroe del libro "Cuore"
Numero 27 - settembre 2021- Stringiamoci la mano. Le Società di Mutuo Soccorso fra Operai Pompieri
Numero 26 - agosto 2021 - Quando portavamo i calzoncini corti. Le colonie estive per i figli dei vigili del fuoco
Numero 25 - luglio 2021 - I Vigili del Fuoco e i suoi Capi del Corpo
Numero 24 - giugno 2021 - Le esigenze della lotta all'incendio delle nuove città in evoluzione
Numero 23 - maggio 2021 - "I Vigili del Fuoco hanno visto e hanno pianto" Il terremoto del Friuli del 6 maggio 1976
Numero 22 - aprile 2021 - Il Comandante Pietro Lana e gli "Artisti del Fuoco" di Torino
Numero 21 - marzo 2021 - Le Gride “De jncendio” quando non c’erano i Pompieri
Numero 20 - febbraio 2021 - Le competenze e l'attività dei VVF per la salvaguardia del patrimonio artistico in Italia
Numero 19 - gennaio 2021- La deportazione del vigile del fuoco Giovanni Mantelli
Numero 18 - gennaio 2021 - I terremoti di Messina e della Marsica e i Pompieri di Modena
Numero 17 - dicembre 2020 - La Festa della Befana nei Vigili del Fuoco
Numero 16/2 - novembre 2020 - I giorni del terremoto in Irpinia
Numero 16 - novembre 2020 - 23 novembre 1980. Irpinia, il ricordo di una tragedia
Numero 15 - ottobre 2020 - Vajont, 9 ottobre 1963. Il dovere della memoria
Numero 14 - settembre 2020 - L'ambiente domestico medievale e i suoi rischi di incendio
Numero 13 - agosto 2020 - Tra mito e realtà: mio nonno Carlo Galimberti
Numero 12 - luglio 2020 - Tecniche per l'acqua e il fuoco
Numero 11- giugno 2020 - La prima incursione della Seconda guerra mondiale. Il sogno di una facile vittoria
Numero 10 - maggio 2020 - Le "Regie Patenti" dei secoli XVIII e XIX e i primi Corpi Pompieri dopo Napoleone
Numero 9 - aprile 2020 - La Cappella della Sindone e l’incendio nella notte del 12 aprile 1997
Numero 8 - marzo 2020 - Le Esposizioni e i Concorsi-Convegni pompieristici tra il 1875 e il 1961
Numero 7 - febbraio 2020 - 1983 - Quei sessantaquattro lenzuoli bianchi. La tragedia del Cinema Statuto di Torino
Numero 6 - gennaio 2020 - 1953 - La tragedia della notte di Sant'Ignazio. La tragica alluvione dell'Olanda
Numero 5 - novembre 2019 - 1994 - 2019. A 25 anni dall’alluvione del torinese e del Piemonte
Numero 4 - ottobre 2019 - Dalle catene umane alle brente e alle pompe a vapore
Numero 3 - settembre 2019 - Il 1° Campo nazionale VVF - 1939
Numero 2 - agosto 2019 - Pietro Ajovalasit, Comandante a Palermo dai ricordi di Lucia Ajovalasit
Numero 1 - luglio 2019 - "Pompieri" di Achille Campanile
Numero speciale Convegno gennaio 2019 - I Concorsi-Convegni Pompieristici tra il 1884 e il 1961
Numero 54 - dicembre 2023 - L'incendio della Biblioteca Nazionale di Torino
Numero 53 - novembre 2023 - Scuole di Pompieri, fucine di Campioni
Numero 52 - ottobre 2023 - Pietà per le piccole ragazze della "Phos" di Rocca Canavese
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