1° dicembre 1923
Il disastro della diga del Gleno
|
Era il 1° dicembre del 1923.
Da oltre un mese forti piogge interessarono la Val di Scalvie nelle Alpi Orobie. Le forti piogge che per settimane aveva interessato la zona, aveva favorito il riempimento della diga del Gleno, come non mai fino alla fatidica data. La forte pressione dell'acqua sullo sbarramento, determinò delle infiltrazioni sotto le arcate centrali, le quali non poggiavano sulla solida roccia, che causarono l'erosione dello strato instabile di terreno sulla quale la diga poggiava. Ore 7.15. La parte centrale della diga, posta a circa 1.500 metri di quota, purtroppo cedette sulla forte spinta e l'ormai assenza di appoggio. Sei milioni di metri cubi di acqua, rocce, fango, detriti e tronchi, fuoriuscirono dal bacino precipitandosi a valle verso il Lago d'Iseo. Vennero spazzati via o fortemente danneggiati Bueggio,Povo, Valbona, Dezzo, Azzone, Colere, Boario e Corna di Darfo. L'enorme massa prima di raggiungere il Lago di Iseo, lasciò sul terreno lungo il suo passaggio, circa 500 morti. |