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Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.

Il 27 febbraio del 2019, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco celebrava l’80° anniversario della sua nascita.
La volontà dell’attuale dirigenza del CNVVF nel voler indicare proprio quella data (1939 col R.D. L. n. 333), ha spiazzato alcune coscienze memori e forse ancora un po’ troppo legate, alle commemorazioni del cinquantenario avvenute nel 1991. Altre celebrazioni erano avvenute anche nel 2009 senza che nessuno avanzasse nulla, non così lo scorso anno, quando più voci si sollevavano per evidenziare questa apparente “incoerenza”
Al di là della più classica inclinazione (tutta italiana) nel volersi schierare in modo manicheo tra le fazioni dei “Trentanovisti” e “Quarantunisti”; oppure in quella più insicura ed impacciata del “decidere di demandare la materia agli esperti”, allo stato attuale, ormai giunti all’81° anniversario, consumate le diverse discussioni, forse sopite  dalla ferma determinazione del Capo del CNVVF nel voler perseguire su quella strada, rimarcando la ricorrenza anche attraverso la numismatica e  filatelia, ci siamo chiesti se e quanto questa decisione fosse realmente condivisa.
Come “Stati Generali Eredità Storiche”, in qualità di gruppo di ricerca e di studio della Storia dei Vigili del Fuoco, volendo assolvere all'ambizioso mandato che ci siamo dati, abbiamo cercato rispettosamente d’esprimere un nostro parere, questo dopo esserci (come sempre) scambiati reciprocamente le nostre diverse opinioni.
Riteniamo utile, sul merito di quanto da noi qui espresso, fornire un contributo aperto anche ad altre ulteriori indicazioni e stimolanti approfondimenti da parte degli appassionati ed esperti del settore.
Prima di tutto ci è doveroso specificare che così, come in ambito scientifico, anche in quello storico, nulla è immodificabile; anche importanti e rigorosissimi studi, che stanno alla base di relative teorie, possono trovare clamorose rettifiche alla luce di nuove e documentate scoperte, informazioni che sovvertono quanto prima era dato per scontato. In ambito storico le disquisizioni in merito alle diverse date e/o all'importanza degli eventi succedutisi, spesso portano gli esperti a fornire diverse interpretazioni, che qualora sostenute con rigore scientifico, mantengono ognuna la propria dignità, sin tanto l’arrivo della seguente prova le possa confutare.
Detto questo ne consegue che è pleonastico attribuire ad una sola data il significato storico di una trasformazione che ha trovato realizzazione nel corso di qualche anno, con una maturazione (nel nostro caso) di una serie di leggi emanate dal 1935 al 1941. 
Nel momento in cui volessimo affidare un miope valore solo ad una di queste leggi, in modo  prevalente sulle altre, quale dovremmo prendere come indicazione: la prima? L’ultima?  O quella che ha comportato il più completo e significativo dei cambiamenti?
Nel caso della nascita del Corpo Nazionale dei VVF, quale sarebbe quindi la data più importante di riferimento? 
  • Il RDL n. 2472 del 10/10/1935 viene emanato sotto la spinta della Federazione guidata dall'on. Menini, primo pilastro per la futura nazionalizzazione dei Corpi dei Pompieri Italiani. L’organizzazione di questi diventa così provinciale e dal 1936 avviene quindi un lento processo di trasformazione attraverso  il coordinamento nazionale dei servizi pompieristici.
  • Il 1938 col RDL 1021 e la circolare 15 del 25 giugno che cambia il nome dei Pompieri in Vigili del Fuoco e dà nuove disposizioni sullo stemma e dicitura regolamentare.
  • Con il RDL 333 del 27 febbraio 1939 vengono a realizzarsi tutta una imponente serie di cambiamenti strutturali per quelli che da sempre erano stati “Corpi Municipali di Civici pompieri” e solo da poco più di 3 anni Corpi Provinciali (con la grande difficoltà di assorbire e dirigere i diversi corpi municipali sparsi nella provincia). Proprio nel 1939 il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco trova una sua organizzazione strutturale. Il primo Campo Nazionale dei Vigili del Fuoco organizzato a Roma il 2 luglio ha caratteristiche organizzative ben diverse dai tanti precedenti  Raduni, organizzati dalla Federazione Tecnica Italiana dei Corpi di Pompieri che proprio alla fine degli anni Trenta cessa la propria attività. In quell'occasione, con una solenne cerimonia, vengono consegnati i labari recanti il motto e la numerazione dei Corpi provinciali. Un altro esempio fu il raduno di tutti i Comandi Provinciali nel giorno di Santa Barbara presso Bellavista di Borgo a Buggiano nel 1940, prima Scuola Nazionale Ufficiali.
  • “l’ultimo passaggio verso l’unificazione del Corpo che potremo considerare conclusivo è del 1941 legge n. 1570” (come scritto nei volumi "Pompieri, cinque secoli di storia di un'antica istituzione" e in “La città sotto il fuoco della guerra” entrambi di Michele Sforza). È innegabile che questa legge fu l’atto conclusivo dell’adeguamento del presente perché: abrogò tutte le precedenti leggi e disciplinò, ex novo, l'organizzazione dei servizi antincendi e dei soccorsi tecnici in genere, ribadendo che il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco era posto alla diretta dipendenza del Ministero dell'Interno.
Se andiamo a valutare quale sia stata la disposizione e l’anno in cui si sono realizzati quella serie determinante di grandi cambiamenti, non c’è alcun dubbio che questo non possa che essere il 1939. A nostro giudizio (se ci è consentito), bene ha fatto l’attuale dirigenza del Corpo a considerare questa data ed il RDL 333 quali momento fondante, storicamente molto più significativo dell’atto finale di adeguamento legislativo di precedenti norme che però avevano già prodotto i propri copiosi frutti. Nel 1941 di fatto il CNVVF c’era già e lo dimostra il suo prezioso contributo nel far fronte alle tragedie dell’entrata in guerra.
Da non sottovalutare inoltre il ruolo del Prefetto Alberto Giombini a cui il Ministero degli Interni affidò nel 1938 i compiti tecnico-organizzativi. La grande capacità di Giombini fu proprio quella di saper far tesoro delle esperienze maturate dalla “Federazione Tecnica Italiana dei corpi di Pompieri” in più di mezzo secolo di esperienze maturate attraverso: Congressi, Concorsi, Convegni, Esposizioni, Giornate del Pompiere ed in particolare le proprie accurate fondamentali riviste. Non di meno si possono dimenticare figure carismatiche che diedero vita ed impulso a quella formidabile Federazione, spesso colpevolmente dimenticata. - Vedi note storiografiche:
"1939 - 2019. Gli 80 anni del CNVVF" e "Milano 1899. Il V° Congresso Federazione Tecnica Italiana dei Corpi di Pompieri".
Nulla toglie comunque legittimità nel voler festeggiate: la data del “35, del “38, o del “41, per ogni proprio specifico fondamentale significato.
Navigando sul web si possono trovare non pochi riferimenti al Cinquantenario del CNVVF celebrato nel 1991, manifesti e medaglie commemorative, le diverse iniziative organizzate quell'anno; in particolare il grande saggio tenutosi il 22 settembre in Piazza Sordello a Mantova con a seguire l’apertura del Museo Nazionale dei VVF.
Anche l'importante programma organizzato al Comando di Torino nell'ottobre del 1991 nella prestigiosa cornice del Palazzo Reale, alla presenza dell'allora Presidente della Repubblica Francesco Cossiga.
Chi visse quei giorni comunque ricorda che in quell'occasione si parlava dell’importanza della data del 1939, come basilare riferimento. In merito alla scelta del 1941, quale anno del cinquantenario, pare avesse influito l’opportunità di darsi un ulteriore margine di tempo per poter fare meglio,  per la prima volta, le tante iniziative in progetto. Quell'anno divenne così un primo vero lancio d’immagine per i Vigili del Fuoco. 
Il 30 settembre del 2009 presso il Cortile d’Onore del Palazzo del Quirinale si svolgeva la Cerimonia per il 70° Anniversario della fondazione del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. Dopo l’intervento del Ministro Maroni il Presidente Napolitano conferiva due Medaglie d’oro al Valor Civile ed al Merito Civile alla Bandiera del Corpo, per le attività svolte durante il sisma in Abruzzo nel 2009 e l’alluvione di Salerno del 1954; una terza Medaglia d’oro al Valor Civile alla memoria del CSE Marco Cavagna morto a l’Aquila durante i primi soccorsi. Al successivo discorso del Presidente Napolitano erano presenti le massime autorità dello stato.
http://www.vigilfuoco.it/aspx/notizia.aspx?codnews=8650 e http://presidenti.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Comunicato&key=9108
Da allora non ci risulta sino state organizzate altre importanti iniziative, sino ad arrivare a quelle dello scorso anno dell’80° Anniversario della nascita del corpo. 
Sul merito di quanto da noi innanzi espresso, possibilmente, vorremmo fornire un contributo aperto a tutto il mondo degli appassionati e studiosi del settore, per poter raccogliere anche altre stimolanti indicazioni ed approfondimenti utili a raccontare la Storia dei Vigili del Fuoco che ci hanno preceduto, ravvivarne la Memoria e raccoglierne le Eredità Storiche da tramandare alle future generazioni.

Gruppo di Ricerca e Studio della Storia dei Vigili del Fuoco “Stati Generali Eredità Storiche”

La normativa 
  • ​Regio Decreto Legge 10 ottobre 1935, n. 2472
  • Regio Decreto Legge 16 giugno 1938, n. 1021
  • ​Regio Decreto Legge 27 febbraio 1939, n. 333
  • Legge 27 dicembre 1941, n. 1570 

​I collegamenti
  • Il 5° Congresso di Milano del 1899
  • La nascita del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco​
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Borgo a Buggiano 4 Dicembre 1940

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Borgo a Buggiano 4 Dicembre 1940

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1941 - Bombardamento di Caltanissetta

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1951 - Alluvione del Polesine.

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1963 - Frana del Vajont.

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1980 - Sisma dell'Irpinia.

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1993 - Attentato di Firenze.

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1993 - Attentato di Milano.

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1994 - Alluvione del Piemonte.

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1996 - Caduta Antonov Torino.

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1997 - Incendio Cappella della Sindone Torino.

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2012 - Disastro della Concordia.
Le celebrazioni nei Comandi del 50° Anniversario di Fondazione del Corpo Nazionale

Torino
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30 settembre 2009, presso il Cortile d’Onore del Quirinale si svolgeva la Cerimonia per il 70° Anniversario della fondazione del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco

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Cosa dicono i nostri lettori



​Grazie per il vostro impegno, sarà un piacere di buona lettura come dai precedenti quaderni.

Vi ringrazio e mi complimento per il lavoro che svolgete con tanta passione, dedizione nonché professionalità.

Veramente interessante, per me è importante ricordare il nostro passato.

I contenuti sono davvero interessanti. Complimenti.

Grazie. Una miniera di informazioni storiche.

​Molte informazioni davvero utili.

Complimenti, ciò che pubblicate è uno scavo prezioso nello spazio tempo, un documento indagatore e rivelatore. Avete ampliato il perimetro di ricerca delle vostre indagini storiche. Mi aspetto da voi altre piacevoli sorprese. Buon lavoro.
Dario Reteuna.

Bel sito, Grazie.

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