24 luglio 1949
Lutti e distruzione nella Gironda (Francia)
Articolo tratto da "Antincendio"
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Bandiere a mezz'asta e giornata di lutto nazionale in Francia, il 24 luglio, per le 83 vittime del disastroso incendio che ha devastato le foreste della Gironda. Tra i bruciati vivi, due italiani. Sciagura immane, catastrofe senza precedenti nelle cronache d'incendio degli ultimi anni.
Al tragico bilancio dei morti si aggiungono i danni enormi: sessantamila ettari di bosco incenerito tre milioni di metri cubi di legnane perduti, fattorie, case, segherie, fabbriche, stalle distrutte, centinaia di capi di bestiame arsi nel rogo, villaggi interi sgomberati da una popolazione terrorizzata miliardi di franchi inghiottiti dal fuoco, una intera regione, ricca e prospera, annientata. L'incendio s'è fermato per miracolo ai limiti di Bordeaux, risparmiando dal suo flagello il grande porto atlantico. Le narrazioni dei testimoni e dei superstiti sono impressionanti. Spinto da un violentissimo vento il fuoco marciava alla velocità di 20 Km. all'ora, come un cavallo al galoppo, come una fiera selvaggia e mostruosa; le fiamme si avvinghiavano ai pini trasformandoli un attimo in torce gigantesche. Episodi di eroismo, scene di panico, combattimento eroico ma impari di 10.000 uomini impegnati nella lotta. Dopo 80 ore di furia bestiale il fuoco cedeva, ma la terra su un fronte di 100 Km. era interamente calcinata, senza più un arbusto o un filo d'erba, il suolo era coperto da un fitto lenzuolo di cenere grigio-scura, e da cumuli di resti fumanti. Il popolo francese è rimasto profondamente scosso da questa tragedia. La stampa s'è fatta portavoce dell'inquietudine pubblica, ha chiesto al governo di prendere a tempo le precauzioni necessarie, di migliorare le condizioni di sicurezza forestale, di assicurare tempestivamente i rinforzi in caso di pericolo e la disponibilità del materiale necessario, di punire severamente i colpevoli. Un disastro di queste proporzioni porta con sé una serie di ammonimenti per i governi di tutti i Paesi, non soltanto di quello su cui la iattura ha infierito: si prendano sul serio la difesa e la battaglia contro i grandi cataclismi della natura, si preparino per tempo gli uomini, i mezzi ed i servizi adatti si vigili, si prevenga, si agguerrisca spiritualmente e tecnicamente la linea di resistenza e di lotta. Inchiniamoci intanto con sentimento di solidarietà dinanzi al dolore della Francia, associamoci al cordoglio del popolo francese per le vittime e le distruzioni sofferte, consideriamo il lutto della nazione amica come lutto comune. |