26 maggio 1993.
L'attentato di via dei Georgofili a Firenze.
Memoria di Maurizio Maleci
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... Gli oscuri presagi che si agitavano nelle teste dei vigili del fuoco ritornano fuori e si concretizzano, ma ancora siamo increduli: chi? Perché? Perché proprio qui? E chi può essere stato?
Le facce si allungano, ma le attività non rallentano, i pompieri si danno il cambio, e alternano brevi pause di riposo, principalmente per bere e togliersi la polvere dalla gola, a frenetiche azioni di rimozioni di macerie da una parte, mentre dall'altro lato le fiamme ormai sono domate e dalle abitazioni di destra si levano solo fumacchi bianchi. Il tempo continua imperturbabile il suo lavoro, le lancette continuano ad andare avanti negli orologi dei pompieri, quanto tempo è passato dall'arrivo, nessuno se ne preoccupa occupato com'è nelle proprie mansioni. Purtroppo dalle macerie si estraggono i corpi senza vita degli occupanti, poi all'improvviso un sussulto, si trova il corpicino della bambina più piccola, di Caterina, sembra viva, forse abbiamo salvato qualcuno! Con una delicatezza estrema, pur nella rapidità delle azioni, la piccola viene raccolta e Gianni, uno dei nostri sommozzatori, anche loro presenti e in azione da bravi pompieri, corre con il fagottino in mano verso l'ambulanza, si muove veloce, a suo agio tra le macerie come nell'acqua. Queste immagini però mancano nelle mie riprese, la piccola Caterina ha lo stesso nome di mia figlia che ha soli sei mesi di più, l'emozione è troppo forte ed io mi ritiro svenuto tra le braccia di un volontario della Misericordia, Leonardo, che qualche anno dopo entrerà nei vigili del fuoco. Mi riprendo in fretta, troppo in fretta per sentire la sirena del l'ambulanza che parte, ma subito dopo si ferma: non c'era più nulla da fare, anche la piccola Caterina è morta. ... Le varie azioni dei vigili del fuoco andranno avanti per circa un mese e proprio ad un mese, la notte tra il 26 e il 27 giugno viene suonata nuovamente la "Martinella". La Martinella è una campana che si trova alla sommità della Torre d'Arnolfo, la torre di Palazzo Vecchio, questa campana, nel passato veniva utilizzata per segnalare pericoli alla cittadinanza o per eventi importanti. L'ultima volta era stata suonata, da un vigile del fuoco, nel 1944, per segnalare la liberazione della città dall'occupazione nazista, e sono nuovamente i Vigili del Fuoco a suonarla ad un mese di distanza dall'attentato. Per suggellare la vicinanza e la fraternità tra i Vigili del Fuoco e Firenze, la festa di Santa Barbara del 1993, viene celebrata in Piazza della Signoria con un saggio ginnico - sportivo da parte del personale ausiliario e dimostrazioni di tecniche interventistiche da parte del personale di tutti i comandi della Toscana. |