Settembre 1997. Il terremoto dell'Umbria e delle Marche.
L'evento sismico che il 26 settembre 1997 ha interessato le regioni dell’Umbria e delle Marche e che ha visto coinvolte, in una comune gara di solidarietà alle popolazioni colpite, tutte le componenti della struttura sociale ed istituzionali del nostro Paese, segnando, come sempre accade al manifestarsi delle “grandi catastrofi”, una grande partecipazione emotiva che si traduce sempre in una mobilitazione generale.
Mentre si delineavano gli effetti drammatici dell’evento tellurico sulle popolazioni, e sul patrimonio storico ed artistico delle due regioni centro italiane, da tutti i Comandi dei Vigili del Fuoco vennero inviate numerose squadre per dare aiuto e sostegno ai colleghi dei Comandi Provinciali delle due regioni e alle popolazioni coinvolte.
Il 26 settembre 1997 alle ore 2.33 una prima scossa di terremoto di magnitudo del VIII grado della scala Mercalli, colpì una vasta area dell’Italia centrale, in particolare in una vasta zona compresa tra l'Umbria e le Marche. Poche ore dopo, alle 11.40, seguì una scossa ancora più forte che aggravò la situazione e aggiunse nuovi danni a quelli provocati dalla scossa precedente.
I comuni colpiti furono una cinquantina, fra cui Assisi, Gubbio, Foligno, Norcia, Valfabbrica, Gualdo Tadino, Nocera Umbra e Sellano, in Umbria, mentre nelle Marche i danni più gravi si ebbero nei comuni di Serravalle del Chienti, Camerino, Fiordimonte, Castelsantangelo sul Nera e altri.
I danni al patrimonio storico-artistico furono tanti e gravi: al campanile della cattedrale di Foligno, alla storica torre di Nocera Umbra, ai tanti musei locali e teatri storici, di cui queste regioni sono particolarmente ricche.
Ma i danni più gravi, per l'attenzione che il mondo intero ha verso quel magnifico monumento, li subì il complesso francescano di Assisi, in particolare nella Basilica superiore dove andò distrutta una buona parte del bellissimo soffitto affrescato.
Il totale delle vittime causate da tutte le scosse, fu di 11 morti e di circa 100 feriti. Circa 80.000 furono gli sfollati.
Mentre si delineavano gli effetti drammatici dell’evento tellurico sulle popolazioni, e sul patrimonio storico ed artistico delle due regioni centro italiane, da tutti i Comandi dei Vigili del Fuoco vennero inviate numerose squadre per dare aiuto e sostegno ai colleghi dei Comandi Provinciali delle due regioni e alle popolazioni coinvolte.
Il 26 settembre 1997 alle ore 2.33 una prima scossa di terremoto di magnitudo del VIII grado della scala Mercalli, colpì una vasta area dell’Italia centrale, in particolare in una vasta zona compresa tra l'Umbria e le Marche. Poche ore dopo, alle 11.40, seguì una scossa ancora più forte che aggravò la situazione e aggiunse nuovi danni a quelli provocati dalla scossa precedente.
I comuni colpiti furono una cinquantina, fra cui Assisi, Gubbio, Foligno, Norcia, Valfabbrica, Gualdo Tadino, Nocera Umbra e Sellano, in Umbria, mentre nelle Marche i danni più gravi si ebbero nei comuni di Serravalle del Chienti, Camerino, Fiordimonte, Castelsantangelo sul Nera e altri.
I danni al patrimonio storico-artistico furono tanti e gravi: al campanile della cattedrale di Foligno, alla storica torre di Nocera Umbra, ai tanti musei locali e teatri storici, di cui queste regioni sono particolarmente ricche.
Ma i danni più gravi, per l'attenzione che il mondo intero ha verso quel magnifico monumento, li subì il complesso francescano di Assisi, in particolare nella Basilica superiore dove andò distrutta una buona parte del bellissimo soffitto affrescato.
Il totale delle vittime causate da tutte le scosse, fu di 11 morti e di circa 100 feriti. Circa 80.000 furono gli sfollati.