L'alluvione del Piemonte del 2000.
L'alluvione che colpì il Piemonte nell’ottobre del 2000, fu con l’alluvione del 1994, uno dei fenomeni naturali avversi più drammatici della storia della regione.
Dal 13 al 17 ottobre del 2000 dopo giorni di incessanti piogge, soprattutto nella zona nord della regione, fecero precipitare nel Po una massa enorme di acqua proveniente dai fiumi della Val d’Aosta e del nord-est del Piemonte. Nel tratto torinese del Po vennero misurati circa 2.300 m cubi al secondo, una massa oltre il doppio di quella che venne registrata nell’alluvione del 1994. Oltre a ingenti danni in Val d’Aosta, si verificarono danni ingenti anche il Val di Susa, nelle Valli di Lanzo, nell’Ossola e nel Canavese. Proprio in quest’ultima zona si ebbe la tragica morte del vigile del fuoco di Torino Bartolomeo Califano. Di ritorno dal Distaccamento di Ivrea, mentre percorreva il ponte sul Fiume Orco all’altezza di Rivarolo Canavese, per la forte pioggia che imperversava in quel punto, non si accorse che il ponte era crollato, trascinato via dalla potente corrente del fiume. La sua reazione, seppur immediata, non fu sufficiente ad impedirgli di venir trascinato con il fuoristrada dal fiume e scomparire nei gorghi dell’acqua. I due colleghi occupanti il mezzo fortunosamente riuscirono a salvarsi uscendo dal veicolo, mentre Bartolomeo, forse bloccato dalla cintura o rimasto impigliato al mezzo, venne visto battere contro il vetro dello sportello nella disperata richiesta di aiuto. Pochissimi drammatici secondi e la vettura venne risucchiata dalla corrente. Le ricerche del corpo durarono per oltre un mese. Purtroppo di Bartolomeo non venne mai ritrovato il corpo. Di lui venne ritrovato solo il giaccone antipioggia, mentre del veicolo vennero trovati pochi resti di lamiera e di motore. Ad eventi conclusi il bilancio dell’alluvione fu drammatico: 23 morti, 128 feriti, 11 dispersi e circa 40.000 sfollati.Clicca qui per modificare. |