Presentazione e mostra "Salvare Torino e l'arte".
Dove è stata nascosta la statua dedicata a Emanuele Filiberto di piazza San Carlo durante la Seconda Guerra Mondiale? Come sono state protette le mummie millenarie del Museo Egizio e che fine ha fatto la Sindone? Come si è salvata l’altissima guglia della Mole Antonelliana dagli attacchi dei bombardieri inglesi?
Gli autori Gli autori rispondono a queste domande, con le storie e le fotografie inedite del salvataggio del ricchissimo patrimonio artistico e culturale di Torino. Ma non si parla soltanto di opere d’arte e monumenti, un intero capitolo del libro è dedicato al racconto, documentato anch’esso da molte fotografie d’epoca, delle azioni di salvataggio della popolazione, realizzate dai Vigili del Fuoco durante e dopo i numerosi attacchi aerei subiti dalla città, tra il 1940 e il 1945. Grazie ad un capillare e attento lavoro di ricerca, Elena Imarisio, Letizia Sartoris e Michele Sforza, i tre autori, sostenuti da Laura Giachino, anima della casa editrice Graphot, hanno recuperato le preziose informazioni sugli interventi di difesa dell’immensa ricchezza cittadina durante il periodo bellico. In una città spesso associata soltanto alla sua storia industriale, la salvaguardia delle opere d’arte durante la guerra aiuta oggi a riscoprire luoghi, monumenti, musei e collezioni non sempre conosciuti dal grande pubblico. Tale approfondita ricerca ha consentito la realizzazione del volume "Salvare Torino e l'arte" e la mostra storico-fotografica che trae spunto proprio dalla citata ricerca è andata "in scena" nel prestigioso Palazzo Barolo di Torino dal 22 novembre al 1 dicembre 2019. |