Testimonianza di Claudio Varotti.
IRPINIA 23 NOVEMBRE 1980/23 NOVEMBRE 2020
Un terribile terremoto colpì l’Irpinia, in un ‘area che comprende le provincie di Avellino, Napoli e Potenza e che conterà 2.914 morti, 8.848 feriti e circa 400.000 senza tetto.
Io con la mia squadra del comando di Cremona, composta dai capi reparto Bertoglio e Amighini, i capi squadra Superti e Galletti ed il vigile Dossena, partimmo per dare il cambio al personale intervenuto subito dopo la prima scossa.
Partimmo da Cremona il 29 novembre (ci recammo al comando di Milano da dove partì la Colonna Mobile di tutta la Lombardia) e a sera tardi, dopo aver sostato per qualche ora alle Scuole Centrali Antincendio di Roma, proseguimmo per le zone terremotate e arrivammo a Materdomini dove era dislocato il al campo base della Lombardia.
il nostro lavoro (noi operavamo nella zona di Teora) consisteva nel recupero delle salme da sotto le macerie perché purtroppo dopo sei/sette giorni di superstiti non ne trovammo più.
In seguito, dove era possibile, si recuperavano i beni, gli indumenti, le cose personali e anche denaro e preziosi che si consegnavano agli amministratori e alle forze dell’ordine che catalogavano il tutto prima della consegna.
Un particolare che ricordo con affetto, nonostante fossero ormai passati alcuni giorni, fu il salvataggio da sotto le travi di una casa completamente rasa al suolo, di un cagnolino stremato e anche un poco disidratato (forse aveva resistito, grazie al clima piovoso di quei giorni).
Terminato il nostro turno verso la metà di dicembre, ricevemmo il cambio da Cremona e noi rientrammo in sede.
Un terribile terremoto colpì l’Irpinia, in un ‘area che comprende le provincie di Avellino, Napoli e Potenza e che conterà 2.914 morti, 8.848 feriti e circa 400.000 senza tetto.
Io con la mia squadra del comando di Cremona, composta dai capi reparto Bertoglio e Amighini, i capi squadra Superti e Galletti ed il vigile Dossena, partimmo per dare il cambio al personale intervenuto subito dopo la prima scossa.
Partimmo da Cremona il 29 novembre (ci recammo al comando di Milano da dove partì la Colonna Mobile di tutta la Lombardia) e a sera tardi, dopo aver sostato per qualche ora alle Scuole Centrali Antincendio di Roma, proseguimmo per le zone terremotate e arrivammo a Materdomini dove era dislocato il al campo base della Lombardia.
il nostro lavoro (noi operavamo nella zona di Teora) consisteva nel recupero delle salme da sotto le macerie perché purtroppo dopo sei/sette giorni di superstiti non ne trovammo più.
In seguito, dove era possibile, si recuperavano i beni, gli indumenti, le cose personali e anche denaro e preziosi che si consegnavano agli amministratori e alle forze dell’ordine che catalogavano il tutto prima della consegna.
Un particolare che ricordo con affetto, nonostante fossero ormai passati alcuni giorni, fu il salvataggio da sotto le travi di una casa completamente rasa al suolo, di un cagnolino stremato e anche un poco disidratato (forse aveva resistito, grazie al clima piovoso di quei giorni).
Terminato il nostro turno verso la metà di dicembre, ricevemmo il cambio da Cremona e noi rientrammo in sede.